mercoledì 29 maggio 2013

MOZIONE: Introduzione Buoni Locali di Solidarietà



MOZIONE: Introduzione Buoni Locali di Solidarietà


Premesso:
  • Che il caro prezzi prepotentemente intervenuto già in seguito all’introduzione della nuva moneta europea ha determinato una forte riduzione delle capacità reali di acquisto dei cittadini salariati italiani e murellesi;
  • Che con l’appropinquarsi delle festività natalizie l’inasprimento della crisi può condurre, se non controllato dalle municipalità, ad una nuova “ondata” di chiusure di esercizi pubblici;
  • Che in questo lasso di tempo si è assistito all’impoverimento di una fascia sempre più ampia della popolazione e delle famiglie un tempo appartenenti alla cosiddetta classe media;
  • Che un numero sempre più alto di cittadini del Comune di Murello, in particolare famiglie ed anziani, lamentano difficoltà ad arrivare alla fine del mese;
  • Che la globalizzazione ha provocato ed è causa di un pesante impoverimento sociale, delle economie locali e della piccola distribuzione (per es. continuo è lo stillicidio rappresentato dalla cessione di moltissimi esercizi commerciali nella zona del murellese);
  • Che in altri paesi europei (per esempio in Germania quasi tutti i Land ne sono dotati) ed anche in Italia sono state avviate positive esperienze dove attività pubbliche, esercizi privati e cittadini hanno dato vita a convenzioni ed a circuiti virtuosi ove lo sconto tra le realtà commerciali ed i cittadini convenzionati (sconto compreso tra il 5 ed il 30% del prezzo  totale della merce) è tramutato in SCEC “buoni locali” stampati e messi in circolazione, poi utilizzate quale parziale metodo di pagamento alternativo accettato dagli esercizi commerciali appartenenti al circuito medesimo; i Buoni di Solidarietà, come una sorta di “buono spesa”, sono spendibili in altri negozi convenzionati con il risultato, a sistema/circuito sufficientemente sviluppato, di giungere sino alla possibilità di comprare/vendere un bene e/o un servizio con l’utilizzo parziale di denaro contante;
  • Che l’attivazione di un sistema economico il quale, in un mondo ove i mercati locali risultano sufficientemente stressati dagli effetti di una crisi economica oramai conclamata e parzialmente incontrollata, consente che la parte corrente della ricchezza prodotta da un territorio (es. la zona murellese) rimanga e sia reinvestita nel medesimo mercato, rappresenta un evidente beneficio per gli attori di quel luogo, siano essi  le imprese o i singoli consumatori;
  • Che numerosi Vescovi (es. Mons. Domenico Graziani di Crotone) e numerosi parroci sono oggi fattivamente impegnati nella produzione di progetti similari in svariate aree del paese;
  • Che numerosi comuni italiani (vd. Trento con Delibera C.C. n. 32 del 23/04/2008 e Pescara con Delibera C.C. del 12/10/2009) e municipalità (ad es. IV Municipalità di Roma) hanno adottato un sostegno alla popolazione attraverso i Buoni Locali di Solidarietà;
  •  
TUTTO CIO’ PREMESSO IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO

a stimolare attraverso il coinvolgimento di enti ed istituzioni pubbliche la popolazione della citta per la creazione di un circuito commerciale che produca i seguenti effetti positivi:
    • il permanere della ricchezza nel territorio a beneficio di imprese e consumatori locali;
    • l’incremento della capacità di acquisto dei consumatori e delle famiglie;
    • fidelizzazione della clientela da parte attività commerciali locali grazie alla generazione di un circuito;
    • consolidamento del tessuto commerciale del comune e salvaguardia dei piccoli esercizi commerciali esistenti;
    • mantenimento in vita di negozi ed uffici preservando la qualità della vita sociale.

Per il Gruppo Consiliare La Destra – Fiamma Tricolore
Il Consigliere             Capogruppo
F.TO FORNO Alessandro



MOZIONE “CASA DEL PAPA’ SEPARATO REVERENDI DON POCHETTINO E DON GIOVANNI BONIFACIO”



OGGETTO: MOZIONE CASA DEL PAPA’ SEPARATO REVERENDI DON POCHETTINO E DON GIOVANNI BONIFACIO”
PREMESSO CHE:
Le Amministrazioni comunali di alcune città italiane, quali Milano, Roma, Torino, Trieste e Potenza hanno adottato provvedimenti in materia di edilizia residenziale pubblica agevolata, indirizzati a fronteggiare le difficoltà economiche dei genitori separati; lodevoli iniziative che prevedono, in alcuni casi, la costruzione ex novo di condomini, in altri, la ristrutturazione di abitazioni già esistenti, che possano accogliere le mamme ed i papà non affidatari che si trovano improvvisamente senza casa;
che le figure dei Reverendi Don Pochettino, storico parroco di Murello e di Don Giovanni Bonifacio, martire delle Foibe assassinato in “odium fidei” sono degne di un riconoscimento pubblico;
CONSIDERATO CHE:
- si tratta di un atto di civiltà sociale, in grado di fornire un reale e concreto sostegno  ai genitori separati che intendono iniziare una nuova vita, nel rispetto della propria dignità umana;
- anche in un piccolo Comune come Murello così come nei Comuni limitrofi sta aumentando il numero dei divorzi e conseguentemente il numero dei nuclei  familiari monoparentali;
il gruppo scrivente
CHIEDE
al Sindaco ed all’Amministrazione comunale tutta di seguire quest’esempio virtuoso, impegnandosi, nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, in interventi volti all’individuazione di alloggi da destinare ai genitori separati ad un costo di affitto limitato, riducendo, così, una parte delle spese che gli stessi sono costretti ad affrontare. In tal modo si offrirà loro la possibilità e l’opportunità di accogliere i propri figli in uno spazio familiare accogliente ed adeguato a condividere momenti affettivi e di crescita personale.
Per il Gruppo Consiliare La Destra –
Fiamma Tricolore

il Consigliere Capogruppo
F.TO FORNO Alessandro




INTERROGAZIONE“MARTIRI DELLE FOIBE”



OGGETTO: INTERROGAZIONE“MARTIRI DELLE FOIBE
PREMESSO CHE:
Con la Legge n.92 del 30 marzo 2004 è stata sancita la istituzione del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano dalmata, delle vicende del confine orientale e la concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati;
All’Art.1 della sopraccitata legge, la Repubblica Italiana riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe Viene altresì favorita, nella legge stessa la realizzazione, da parte di istituzioni ed enti, di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende;
L’8 febbraio del 2006 a Roma in Campidoglio, in occasione della consegna delle medaglie alle famiglie delle vittime delle foibe, l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha dichiarato:
La responsabilità che avvertiamo nei confronti delle giovani generazioni ci impone di tramandare loro la consapevolezza di avvenimenti che costituiscano parte integrante della storia della nostra Patria. La memoria ci aiuta a guardare al passato con interezza di sentimenti, a riconoscerci nella nostra identità, a radicarci nei suoi valori fondanti per costruire un futuro nuovo e migliore
TUTTO CIO’ PREMESSO IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE::
per la ricorrenza del 10 febbraio:
- di intitolare una sala del paese alla memoria dei “Martiri delle Foibe”;
- di organizzare una Giornata della Memoria con opportune iniziative per far conoscere ad adulti e ragazzi la tragedia delle Foibe.
Per il Gruppo Consiliare La Destra –
Fiamma Tricolore

il Consigliere Capogruppo
F.TO FORNO Alessandro

Comunicato del Segratario Amministrativo Provinciale pro tempore Consigliere Comunale Forno Alessandro



OGGETTO:  Comunicato del Segratario Amministrativo Provinciale pro tempore Consigliere Comunale Forno Alessandro


Esimi Colleghi Consiglieri,

in accordo con il Segretario Provinciale, Rag. Chiarenza Paolo, che saluto e ringrazio tenendomi a disposizione per qualsiasi necessità, invio lettera di chiarimenti circa la delicata situazione dei Consorzi Socio Assistenziali nella Provincia di Cuneo.
In molti Consessi Comunali del Cuneese (ivi compreso quello di Murello di cui si allega O.D.G.) sono presenti all’Ordine del Giorno interpellanze aventi ad oggetto i crediti vantati dai suesposti consorzi di servizi nei confronti delle ASL e della Regione Piemonte.
Avendo il sottoscritto scrivente interpellato nel merito l’Assessore ai Piccoli Comuni della Provincia di Cuneo, Avv. Mantini Anna ed il Vice Presidente della Commissione Bilancio della Regione Piemonte, Dott. Tentoni Roberto, ha ottenuto da entrambi la risposta che la Regione Piemonte e la Provincia di Cuneo hanno in più occasioni sollecitato il Governo Italiano, in persona del Presidente del Consiglio On.le Prof. Mario Monti, a provvedere al pagamento immediato della somma di 110 milioni di Euro corrispondente al credito complessivo vantato dal settore socio-assistenziale. Nonostante i suddetti solleciti, il Governo, non ha ad oggi preso adeguati provvedimenti nel merito scatenando così la protesta degli operatori del comparto socio assistenziale (come visibile nei seguenti link:

In risposta alle crescenti proteste il Governatore della Regione Piemonte On.le Avv. Cota Roberto ha sottolineato, mediante comunicato stampa del 2 febbraio 2013 (che si allega alla presente in copia), che la Regione Piemonte si è fatta carico, grazie all’interessamento diretto dell’Assessore alla Sanità Dott. Monferino, della soluzione ai mancati pagamenti da parte dello Stato.
Per i Consorzi Socio Assistenziali è pertanto sufficiente:
-          ricorrere a FINPIEMONTE per ottenere l’anticipo delle somme complessivamente vantate come credito;
o in alternativa
-           ricorrere agli Istituti di Credito convenzionati (banca UBI –vedere articolo allegato) con la certificazione del credito vantato nei confronti della Regione Piemonte in modo da far si che l’Istituto interpellato possa erogare le risorse.

Nell’attesa di fornirvi ulteriore documentazione nel merito, ringraziandoVi sentitamente, colgo l’occasione per porgerVi Colleghi Consiglieri, i miei più

cordiali saluti
FORNO Alessandro